giovedì, gennaio 26, 2006

TRYGVE SEIM with ARVE HENRIKSEN

Questa sera i due musicisti scandinavi saranno presenti all'interno di SO WHAT!, in occasione della data di domani 27 gennaio alla Casa del Jazz. Per le info in merito, vedi post precedente. Molta attenzione quindi. Sulle frequenze di Radio Città Aperta 88.9, dalle 23:00 alle h 01:00, in studio i due jazzisti. Verranno intervistati dai conduttori Pietropaolo Moroncelli, Gianluca Diana, e dal critico jazz Federico Scoppio. E chissà se non ci sarà una live-set, in escusiva per gli ascoltatori...

mercoledì, gennaio 25, 2006

TRYGVE SEIM SANGAM - ECM Festival

Trygve Seim: tenor and soprano saxophones
Håvard Lund: clarinet, clarinetto
Nils Jansen: sassofono, clarinetto
Arve Henriksen: tromba
Tone Reichelt: french horn
Lars Andreas Haug: tuba
Frode Haltli: accordion
Morten Hannisdal: violoncello
Per Oddvar Johansen: battera
Øyvind Brække: trombone
Helge Sunde: trombone
String Ensemble diretto da Christian Eggen

Venerdì 27 gennaio alla Casa del Jazz secondo appuntamento del Festival ECM. Protagonisti della serata il norvegese Trygve Seim e la sua orchestra.


"Sangam" in sanscrito significa "mettersi insieme", "confluire"; a volte prende il significato di "il punto d'incontro di tre fiumi". Interpretatelo letteralmente nel caso di Trygve Seim e i fiumi potrebbero simbolizzare l'incrocio di jazz, composizione contemporanea e diverse tradizioni world folk nel suo lavoro. Nel secondo album ECM uscito a suo nome, il sassofonista norvegese trae ispirazione da fonti musicali e non musicali sia locali che provenienti da lontano, creando composizioni e arrangiamenti personalissimi. "Sangam" è anche il termine usato per l'antica poesia d'amore Tamil che esplora, secondo le parole di uno scrittore, "il vortice dell'amore, del desiderio e della solitudine"; i paesaggi emotivi del disco di Seim non sono estrani a questi temi.

Sebbene Seim sia stato impegnato recentemente con The Source, gruppo capitanato da Øyvind Brække e Per Oddvar Johansen, e abbia partecipato come ospite al "Sofiendberg Variations" di Christain Wallumrød, "Sangam" è più vicino a "Different Rivers", il debutto ECM che ha conquistato la critica internazionale nel 2001. Different Rivers" ha vinto il Preis der deutschen Schallplattenkritik Jahrespreis e il premio Album-of–the-Year Award dei critici musicali tedeschi.

"I dischi di ECM sono stati una grande fonte di ispirazione per me", ha dichiarato Seim. Figura centrale della 'seconda generazione' di musicisti norvegesi che hanno preso la loro direzione artistica sotto l'influenza delle produzioni ECM degli anni '70 e '80, Seim aveva appena 13 anni quando ascoltò "Eventyr" di Jan Garbarek's. "Non riuscivo a credere che un sassofono potesse suonare in quel modo", afferma oggi.

Oltre agli elementi nordici che caratterizzano il suo stile, Seim ha assimilato anche molti altri elementi. Negli anni degli studi è influenzato dal free jazz di Ornette Coleman e Albert Ayler, e successivamente sviluppa una passione per l’Oriente, in particolare per la tradizione flautistica asiatica (il duduk, lo shakuhachi) e la musica vocale occidentale in generale. Ulteriore influenza sulla sua musica l’ha avuto il suo interesse per il Buddismo, l’idea del respiro è centrale nei suoi pezzi. Nella musica così come nella meditazione, il respiro è il motore, è ciò che dà energia.

Da segnalare all'interno dell'orchestra di Trygve Seim: Frode Haltli all'accordion (l'anno scorso il suo album di debutto ha vinto il Norwegian Grammy "Spelemannprisen", il Norwegian Soloist of the Year Award, e il French Prix Gus Viseur); il violoncellista Morten Hannisdal (membro dei Cikada Quartet, compare anche su dischi ECM con Annette Peacock, Arild Andersen, e The Source); il trombettista Arve Henriksen, considerato uno dei solisti più singolari nell’improvvisazione del jazz contemporaneo.


Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso: 10 euro

FESTIVAL ECM - Casa del Jazz, Roma

Giovedì 26 gennaio 2006 ore 21 (Sala Concerti)
Stefano Battaglia "Raccolto"
Stefano Battaglia - pianoforte
Giovanni Maier - contrabbasso
Michele Rabbia - batteria

Venerdì 27 gennaio ore 21 (Sala Concerti)
Trygve Seim "Sangam"
Trygve Seim - sassofono tenore e soprano
Arve Henriksen - tromba
Haavard Lund - clarinetto e clarinetto basso
Torben Snekkestad - sassofono basso e clarinetto contrabbasso
Arkady Shikloper - corno francese
Lars Andreas Haug - tuba
Frode Haltli - fisarmonica
Kristine Martens - violoncello
Per Oddvar Johansen - batteria
Asle Karstadt - suono

Sabato 28 gennaio ore 21 (Sala Concerti)
Bobo Stenson "Goodbye"
Bobo Stenson - pianoforte
Anders Jormin - contrabbasso
Jon Fält - batteria

Tre giornate di jazz raggruppate, tre serate, un festival ECM lungo tre giorni, a Roma, alla Casa del Jazz. Non basta?
Chiedete dove è la notizia? Ve ne diamo una in più: è il primo festival realizzato in questa sede con un fuoco specifico su alcuni artisti di una etichetta discografica. La ECM rappresenta un mondo musicale, una filosofia, una estetica piuttosto precisa, ancorché varia; è un riferimento costante per musicisti e critici in tutto il mondo, come ben sappiamo.
Ci eravamo messi in cammino su questo sentiero "privilegiato" di collaborazione con la Casa del Jazz, a pochissimi giorni della sua inaugurazione, tramite la presentazione del CD Radiance di Keith Jarrett; a questa esperienza è seguito il battesimo di una serie di anteprime ASCOLTI, con Enrico Rava presente e dialogante ad es., che nel 2006 proseguirà con un calendario che verrà in seguito comunicato.
Questo per dire che questo luogo ci piace e che cominciamo a sentirci a "casa", appunto, e desideriamo continuare. La filosofia d’incontro e ascolto che vogliamo approfondire tramite nuovi progetti e programmi, come sempre con la collaborazione di Ducale, distribuzione esclusiva del marchio ECM e Audiogamma che assiste e partecipa con hardware come Bowers&Wilkins e Classé, si è sviluppata proprio nel riscontro all'interno della Casa del Jazz.
Veniamo al Festival ECM: tre proposte in fila, due esempi di piano trio. Un artista nuovo in casa ECM, Stefano Battaglia che con Giovanni Maier e Michele Rabbia si aggirerà nei dintorni di "Raccolto" il doppio CD appena pubblicato. Un nuovo musicista, italiano, che si aggiunge in catalogo a Rava e Trovesi mentre si preannuncia l'opera solistica di Bollani.
Un artista "storico", e già noto al pubblico italiano, il pianista svedese Bobo Stenson, che con Anders Jormin e Jon Fält presenterà il programma del recente "Goodbye".
Incastonato tra questi due diversi aspetti riferiti ad una estetica attuale quanto chiara del piano trio, il progetto Sangam del compositore e sassofonista norvegese Trygve Seim che, già presente con alcune opere nel catalogo ECM, è però alla sua prima uscita in Italia. Questa diviene quindi un'occasione per presentare un “nuovo” artista alle prese con un gruppo di nove elementi. Da segnalare la presenza di solisti come il trombettista Arve Henriksen, il cornista Arkadi Shikloper e il fisarmonicista Frode Haltli Un suo nuovo disco di Seim, The Source, in trio, verrà distribuito in marzo.
Questo è solo un piccolo esempio delle musiche e degli orientamenti che possiamo estrapolare dall’affresco, sempre in continua evoluzione, che il produttore Manfred Eicher disegna instancabilmente. Eicher, che con la sua probabile presenza renderà ancora più "ufficiale" il festival ha in ogni caso approvato il programma in essere.
Inutile nascondere che ci si augura che questo sia solo l'inizio di una serie d’occasioni che nei prossimi anni possano contribuire ad allargare la gamma d’incontri con vecchi e nuovi artisti di casa ECM, a far riflettere su tanti aspetti legati all'operato dell’etichetta che ancora incontra strane resistenze, ingenera sospetti, e, francamente, ciò è incredibile.
Quale migliore occasione quella di verificare dal vivo, allora.


Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 - Roma
Info: 06/704731

SO WHAT! Jazz & Dintorni

Ideato e condotto da Gianluca Diana & Pietropaolo Moroncelli
Ogni giovedi sugli 88.9 di R.C.A.
Dalle h 23:00 alle h 01:00

Volevo che la musica di questo nuovo gruppo suonasse più libera, più modale, più africana o orientale, e meno occidentale. Volevo vederli andare oltre se stessi.[…]Perché è lì che tutto può succedere, ed è lì che l’arte vera e la musica vengono fuori. Miles Davis


SO WHAT! Jazz & dintorni.
Batte il tempo un giro di contrabbasso, mentre tromba e sax intrecciano l'ennesimo linguaggio del Jazz. La proposizione di uno standard segnerà l’inizio di ogni puntata di SO WHAT!Jazz & dintorni.
Le "Directions", raggiungeranno poi emisferi sonori diversi: dall'electro-jazz dell'ultima ora alle avanguardie vocali, dal Rock ( rigidamente con la r maiuscola) alla musica contemporanea, da tutti i Sud del mondo alla oscura elettronica nordica. Schegge impazzite di Jazz si sono sparse per il mondo intero, evolvendo volta dopo volta in linguaggi altri e diversi. Pronti quindi, a mettersi in viaggio verso queste nuove locazioni sonore. Come accade nei sogni, sapendo da dove si parte e senza immaginare dove poter arrivare. Il tutto passando per il Jazz ed attraverso la principale istanza di cui è portatore: la mescolanza, la miscellanea caotica e produttiva che da sempre lo distingue.